Prima di fare "copia" e "incolla"

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venerdì 23 dicembre 2011

Natale

A Natale ci si svegliava presto per la messa celebrata nelle chiese. Dopo i riti religiosi legati alla festività natalizia, ci si preparava al pranzo ma prima i bambini approfittavano di momenti di "distrazione" del papà per mettere sotto il suo piatto una letterina. In poche righe i figli esprimevano il loro affetto e promettevano di essere più buoni!
Il pranzo di Natale era basato sulla carne di cappone, un pollo cresciuto senza possibilità di accoppiarsi in modo che la sua carne fosse particolarmente saporita. Alcune famiglie preferivano mangiarlo in brodo; altre al sugo.
Dopo il pranzo era il momento della poesia recitata dai bambini a cui seguiva la classica tombola con le cartelle da coprire con i ceci.
A Natale non c'erano regali per i bimbi. Bisognava aspettare l'Epifania quando era la Befana a riempire la calza con i doni chiesti nella letterina dei piccoli.

Solo un'annotazione: per tradizione tra santo Stefano e l'Epifania si ammazzava il maiale.

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